Chi siamo

Dopo aver finito il corso di studi in Disegno Tessile nella Facoltà di Arte dell’Università de los Andes, sono andata ad insegnare alla scuola italiana di Bogotà. Un giorno ho trovato il rettore della scuola in un corridoio, era un professore di logica e matematica pura; ho notato che non camminava bene e gli ho domandato come stava e lui mi ha risposto: “Non cammino bene! E questo perché quando l’Uomo ha deciso di camminare su due piedi, allontanandosi dalla natura, le cose non sono più andate bene”. Ripensando a quella frase, nel corso degli anni, mi sono trovata sempre più vicina a questo suo pensiero e la mia ricerca mi ha portata ad avvicinarmi alle cose fatte a mano, alle persone che lavorano a stretto contatto con le risorse naturali del territorio. Quando sono in giro, cerco fibre e materiali prodotti a mano che possano donare sempre unicità alle mie creazioni tessili, siano esse tessute al telaio manuale, stampate a mano o ricamate. Il risultato sono pezzi unici come uniche sono le cose della natura. Il mio primo approccio con la tintura naturale è stato all’università. Da allora ho iniziato a ricercare materiali, ad approfondire le tecniche di tintura, di tessitura e di stampa fatta a mano. Ho scelto di fare le tinture naturali per creare i miei colori e poi produrre dei tessuti ogni volta diversi scegliendo armature semplici e altre volte più complesse, ma con filati ricercati come motòn di seta, seta shappe di filiera corta in Colombia, alpaca baby di piccole produzioni di filiera corta in Bolivia, di cashmere toscano, di lino francese, di lane italiane locali. Mi piace pensare che quando passo una trama ripeto un gesto antico che mi collega tanto alle indigene e alle contadine delle Ande colombiane che all’antica civiltà contadina italiana. Dopo un’esperienza ventennale di restauro tessile museale su antichi arazzi, tessuti e tappeti, ritorno a tessere. Nel 2006 ho aperto il mio laboratorio tessile di ricerca continua, dove produco pezzi unici con materiali e tinture naturali, sia stampati che tessuti al telaio manuale, rifiniti a mano, leggeri e unici, ma non irripetibili con variazioni di colori, forma e misura. Ricerco altre tecniche per lavorare le fibre e le lane come il felt collaborando con l’atelier di Silvana Manetti e Olivia Becchi. Da alcuni anni collaboro con il Polo Scientifico di Sesto F.no e con l’Università di Firenze con l’équipe della Prof.ssa Annalisa Romani, per l’elaborazione di protocolli su tinture di estratti naturali e prototipi su lana, cashmere, seta, lino e cotone.